CUCINA REGIONALE VENETA: MENESTRA DE FASOI
Anche questo venerdì siamo molto orgogliose di partecipare alla rubrica organizzata da Babi e Rosa riguardo le ricette tradizionali del nostro Bel Paese. Per questa settimana il tema scelto sono le Zuppe; piatto molto antico e anche molto ricco che riscalda volentieri le sere invernali.
Anche questa volta si aggiungono al gruppo due nuove food blogger; rispettivamente Artù per la regione Piemonte ed Elena per l'Emilia Romagna. A loro va il nostro caloroso benvenuto e speriamo che il nostro gruppo continui ad avere sempre nuove adesioni!
Ecco quindi le ricette:
- CALABRIA:U Maccu di Rosa ed Io
- CAMPANIA: Zuppa paesana di Le Ricette di Tina
- TOSCANA: Zuppa di farro alla Garfagnana di Non Solo Piccante
- FRIULI VENEZIA GIULIA: Minestra de bisi spacai o bunkersuppe di Nuvole di farina
- SICILIA: Zuppa di vongole cco pummaroru di Cucina che ti Passa
- PIEMONTE: Mnèstra id sàisri e fasulànna di La casa di Artù
- EMILIA ROMAGNA: Passatelli di Zibaldone culinario
- VENETO: la nostra Menestra de fasoi
Questo minestrone di fagioli è un piatto della tradizione povera della nostra regione. E' un piatto completo che spesso veniva cucinato in grandi quantità visto che i fagioli si coltivavano nei campi in mezzo alle colture di granoturco.
Nella ricetta che vi proponiamo stasera abbiamo utilizzato la più conosciuta varierà di fagiolo del Veneto: il fagiolo di Lamon. Si tratta di un prodotto che ha ottenuto la certificazione IGP e che viene coltivato in quattro diverse varietà. Si dice che questi legumi arrivarono a Belluno verso il 1530, grazie al frate Pietro Valeriano,che ebbe in dono dal Papa dei fagioli provenienti dalla Corte di Spagna. Dal secondo dopoguerra in poi il fagiolo del Feltrino, meglio conosciuto con il nome del paese nel quale viene prevalentemente prodotto, Lamon, si è conquistato spazi sempre più importanti nella cucina e nella letteratura gastronomica sia a livello nazionale che internazionale e il Consorzio di Tutela, istituito nel 1993, sta portando avanti una serie di iniziative per proterggerne l’immagine, la quantità e la qualità.
Questo legume è particolarmente adatto alla nostra minestra per la consistenza, il gusto e l'abbinamento con gli altri ingredienti. Eccovi quindi la ricetta:
Menestra de fasoi
200 g di fagioli di Lamon secchi (varietà Spagnolet)
1 cipolla
1 carota
2 coste di sedano
1 rametto di rosmarino
50 gr di lardo
60 ml di olio
1 patata
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
100 gr di ditaloni
100 gr di ditaloni
sale q.b.
pepe q.b.
Mettete a bagno i fagioli in una ciotola coperti con abbondante acqua fredda per 8-12 ore; scartate quelli che galleggiano, scolate i rimanenti e lavateli sotto acqua corrente in un colino. Pulite la cipolla, la carota e il sedano e tagliateli a piccoli pezzi. Legate con del filo il rametto di rosmarino così che i suoi aghi non si disperdano nella zuppa.
Tritate molto finemente il lardo e fatelo rosolare dolcemente con l’olio in una casseruola a sponde alte. Una volta rosolati aggiungete il preparato di cipolla, carota, sedano, il rametto di rosmarino e i fagioli. Coprite con 2,5 litri di acqua e portate ad ebollizione.
Prelevate 1/3 dei fagioli con un po’ di liquido. Passate al passaverdura il resto della zuppa e poi reinserite i fagioli tolti. Fate cuocere ancora per 15-20 minuti; salate, pepate. Dovrà risultare molto densa.
Aggiungete anche la pasta e portate a cottura mescolando spesso per evitare che la zuppa si attacchi al fondo del recipiente. Mettetela in una zuppiera e conditela con pepe macinato, qualche ago di rosmarino e un filo d'olio.
Consigli: nella tradizione veneta, questa zuppa si può gustare anche senza pasta, oppure sostituendo i ditaloni con delle tagliatelle all'uovo.
non conoscevo affatto questa varietà di fagioli. La ricettina mi sembra gustosa, e piena di quei gusti contadini che sanno di genuino
RispondiEliminaper mangiare questa minestra è obbligatorio accompagnarla con del buon pane hahahaha..ottima!
RispondiEliminaDavvero splendida, domani faccio tagliatelle con i fagioli...ma borlotti, questa tipologia è di fagioli la devo assaggiare.... complimenti!
RispondiEliminaOh ragazze che goduria infinita..Stupenda zuppa!!!! Grazie mille a voi per questo splendido piatto!!!!!!!!!Un grande bacio e per la cronaca....io la mangerei con o senza pasta...con la pasta secca o con la pasta fresca...in ogni caso insomma!!!!! GRAZIE ANCORA!!!!
RispondiEliminaBuonissimaaaaaaaaaaaaaaa, tra i miei piatto preferiti, ragazze!!!complimenti|||Un bacione
RispondiEliminaRagazze il post è davvero interessante e la zuppa deve essere ottima e bella confortante. Conosco i fagioli di Lamon, sono proprio insuperabili. Grazie mille e buon fine settimana!
RispondiEliminaAnche da noi in Toscana facciamo la minestra di fagioli... e anche noi usiamo farla con i ditalini.
RispondiEliminaHa una consistenza bella cremosa, proprio come piace a me.
Sarà anche un piatto considerato "povero" ma alla fine le ricette della tradizione contadina sono sempre le migliori nella loro semplicità. Adoro la zuppa di fagioli e i fagioli Lamon che ho scoperto da poco sono davvero favolosi. Un bacio, buon we
RispondiEliminaMi piace molto questa iniziativa della cucina regionale, soprattutto perche si viene a conoscenza di prodotti locali sopraffini, come i tuoi fagioli!!!!
RispondiEliminaQuesti fagioli non sono riuscita ancora a mangiarli, devo assolutamente rimediare a questa mancanza!!
RispondiEliminaCiao, Sara
Meraviglioso piatto! Qua ci vuole anche un bel bicchiere di vino rosso :) notte
EliminaDevo assolutamente comperarlo questo fagiolo! Mi piace questa zuppa! Baci
RispondiEliminaUna zuppa stupenda!! sana e genuina e che sembra quasi che dice "mangiami che sono buonaaa"! Complimenti!!
RispondiEliminaBacioni
assaggiatela non rimarrete delusi, parola di veneta ;-)
RispondiEliminaUn piacere per la vista e un godimento per il palato, questo piatto d'altri tempi, che fa rivere i fasti antichi, di quando i sapori e i profumi di un pranzo erano importanti.
RispondiEliminaUn piacere per la vista e un godimento per il palato, questo piatto d'altri tempi, che fa rivere i fasti antichi, di quando i sapori e i profumi di un pranzo erano importanti.
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