CUCINA REGIONALE VENETA: ROSADA
La nostra rubrica regionale non ci abbandona mai, neanche adesso che con questo caldo si ha veramente poca voglia di stare tanto tempo ai fornelli. Questa settimana il tema sono le dolcezze estive, piccoli dolci cremosi perfetti per le cene d'estate. Come al solito percorriamo l'Italia attraverso i piatti delle nostre amiche blogger:
ecco quindi le ricette di questa settimana:
ecco quindi le ricette di questa settimana:
- CALABRIA: Crema Reggina di Rosa ed Io
- SICILIA: Biancomangiare di Cucina che ti Passa
- TOSCANA: Panna cotta all'amarena di Non solo piccante
- LOMBARDIA: Crema del Lario di L'angolo cottura di Babi
- FRIULI VENEZIA GIULIA: Palatschinken di Nuvole di Farina
- PIEMONTE: Crema frèida e amaret di La casa di Artù
- EMILIA ROMAGNA: Zuppa inglese di Zibaldone culinario
- TRENTINO ALTO ADIGE: Budini alle albicocche di A fiamma dolce
- PUGLIA: Coppette di ricotta e amarene di Breakfast da Donaflor
- LIGURIA: Bonetto giancomangià di Un’arbanella di Basilico
- UMBRIA: Crema pasticcera al caffè di 2 Amiche in cucina
- ABRUZZO: Lattacciolo di In Cucina da Eva
- VENETO: la nostra Rosada veneta
La rosada, anche definita la panna cotta dei veneti, è un mix tra una crema pasticcera e un budino. La conoscevamo di fama e spesso è nominata nei racconti dei più anziani, ma non l'avevamo mai preparata. Si tratta di una crema delicata perfetta come merenda per i bambini servita con biscotti secchi (da inzupparci dentro) oppure con della frutta fresca. Nelle nostre foto ad esempio l'abbiamo accompagnata con gli "amoli" selvatici che abbiamo raccolto vicino a casa. Il loro gusto deciso e non troppo dolce (simile alle prugne) si abbina bene con la crema che al contrario è molto zuccherina.
1 limone non trattato
500 ml di latte
2 uova
3 tuorli
130 gr di zucchero
1 bustina di vanillina
Lavate con cura il limone, asciugatelo e grattuggiate la scorza; mescolatela al latte. Sgusciate le uova intere in una ciotola, unite i tuorli, lo zucchero e la vanillina. Lavorate il composto con una frusta sbattendo gli ingredienti fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Incorporate il latte a filo mescolando con un cucchiaio di legno.
Ponetela a bagnomaria e cuocete la crema, sempre rigirando, fino a quando sarà densa facendo attenzione che l'acqua del bagnomaria non bolla. Levate la ciotola dal bagnomaria e versate la crema in 4 coppette, lasciate raffredare completamente e servite con biscotti secchi o frutta fresca.
Eh siiiiiiiiiii neppure il caldo ci ferma vero ragazze?
RispondiEliminaOttima merenda!!!!! ma per me aggiungete anche il liquore che un pizzico di brio con sta afa ci sta tutto!!!!!E poi quanto colore......
GRAZIE MILLE
Un bacio e buona settimana
Che splendore!!!!!!Ragazze, che presentazione!!!!Siete state straordinarie come sempre..un abbraccio!!!
RispondiEliminaMa che dessert particolare.. baci e buon lunedì .-)
RispondiEliminaNiente ci può fermare!! Anzi per tirarci un po' su un bel cucchiaio della vostra crema ci starebbe benissimo… non la conoscevo assolutamente, ma dato che la cucina veneta mi riporta sempre a ricordare il nonno, anche questa ricetta la proverò al più presto. E che dire di quei piccoli frutti selvatici? Adoro scoprire e rivalutare i frutti dimenticati e questi mancavano all'appello, quindi grazie mille per averceli presentati. Un bacione e buon lunedì, Babi
RispondiEliminaChe delizia e che bella presentazione, associando la crema alla frutta si ottiene sicuramente un gusto meraviglioso....cerco di immaginarlo, ma per essere certa dovrei passare da voi per un assaggio!!!
RispondiEliminama che buono! ma sai che è molto simile alla ricetta del lattacciolo? che poi ho scoperto che si fa anche nelle marche ed in Romagna si chiama latteruolo! come è piccola l'Italia quando si parla di cucina! ciao da In cucina da Eva!
RispondiEliminail nome di questa crema mi ha proprio incuriosita! buona e golosa...e quel bel colore invoglia davvero!
RispondiEliminaho visto il piatto identico al mio e.... la ciotolina ancheeeeeee!
bacioni e buona settimana
Adoro le creme e adoro gli amoli, dove vado al mare io ce ne sono tantssimi ne raccoglierò qualcuno per gustarmelo con questa crema. Deve essere deliziosa. un abbraccio
RispondiEliminaRagazze che bontà!!posso servirmi??hihihihi complimentissimi!!
RispondiEliminache buona, non conoscevo gli amoli, un biscottino lo inzupperei volentieri nella crema, bacioni
RispondiEliminaChe buona anche la vostra crema ragazze, tutte queste buone merende adatte a tutti, piccoli e grandi... Bacione buona settimana
RispondiEliminae' così bello provare a cucinare cose della tradizione..incuriosisce e se poi i risultati sono tali...con un biscotto la degusterei anche subito! baci
RispondiEliminaDue cose nuove in una... questa bella crema tutta da gustare e che oltre tutto avete "scovato" e riproposto a noi. E poi gli avoli selvatici che non avevo mai sentito nominare! Bella scoperta anche da voi!!! Un abbraccio!
RispondiEliminaAdoro la crema, in tutte le versioni. Questa rosada è proprio da provare!
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